Se stai per partire per uno stage all’estero, che sia retribuito o meno, che duri tanto o poco, sicuramente non vorrai spendere una fortuna per la tua sistemazione abitativa. In primo luogo verifica bene l’indirizzo della sede dove andrai a fare il tuo stage e, nei limiti del possibile, cerca un alloggio ragionevolmente vicino: in una grande città una stanza economica, ma molto lontana dal tuo luogo di lavoro, può significare non solo più di un’ora fra treno, bus o metro, ma anche una spesa economica per i trasporti non indifferente.

Affittare un intero appartamento, anche se piccolo o piccolissimo, in modalità “fai da te”, non è la soluzione più pratica: intanto è abbastanza difficile trovare qualcuno disposto ad affittarti un intero appartamento senza avere la residenza o un contratto di lavoro garantito; se utilizzi un’agenzia immobiliare dovrai pagarla e si tratta dell’equivalente di almeno una mensilità; il locatore in genere richiede una cauzione di 2-3 mensilità, che normalmente poi viene completamente restituita, ma intanto sono soldi bloccati che devi anticipare tutti insieme; a seconda della tipologia di affitto, a meno che le bollette non rimangano intestate al locatore, dovrai occuparti anche di tutte le relative pratiche amministrative… Insomma: non vale proprio la pena!

Se proprio vuoi stare in un appartamento tutto tuo, e te lo puoi permettere economicamente, allora ti suggeriamo di utilizzare piattaforme online come Homelike o Airbnb dove puoi trovare anche una short term accomodation oppure Housing Anywhere che offre alloggi in affitto di media e lunga durata e che collabora con università e imprese, proprio per facilitare la mobilità di studenti e giovani professionisti. Utilizzare queste piattaforme sicuramente ti agevolerà nella scelta e ti dovrebbe preservare da spiacevoli sorprese!

Un’altra ipotesi è alloggiare presso una famiglia. Per esempio attraverso Homestay puoi alloggiare in abitazioni con host composti da giovani coppie, pensionati, single, famiglie, tutte persone che –  oltre ovviamente a ricavare un profitto mettendo a disposizione i loro spazi extra – sono naturalmente aperte verso gli altri e interessate a condividere le esperienze dei loro ospiti.

Soprattutto se lo stage dura parecchi mesi, la scelta dell’abitazione dovrà essere particolarmente attenta e quindi poter visitare gli appartamenti di persona, e non solo leggere la descrizione o vedere le fotografie, è sicuramente la scelta migliore. Il nostro suggerimento è quindi quello di trasferirsi nella città sede dello stage sistemandosi, per il periodo iniziale, in un ostello oppure in un cosiddetto backpackers hostel. Questo tipo di soluzione ti consente di stare in luoghi economici, spesso centrali, che generalmente offrono l’apertura H24, la cassaforte, il servizio lavanderia, avendo anche la possibilità di conoscere e interagire con gli altri ospiti, ragazzi e ragazze di tutto il mondo, spesso nella tua stessa situazione, con cui socializzare, condividere, fare pratica linguistica…

Un’altra possibilità – ancor più economica del backpacking – è offerta dalle reti di ospitalità gratuita, ormai diffuse in tutto il mondo, ben funzionanti e ragionevolmente sicure, grazie anche alla "preselezione" dei soci e ai feedback dei viaggiatori. La più nota è sicuramente CouchSurfing che offre sistemazioni di qualche giorno, a volte decisamente di fortuna, in tutte le grandi città europee e anche in città più piccole (in particolare in UK, Germania, Polonia, Francia, Svizzera e Spagna); un’altra piattaforma che offre ospitalità totalmente gratuita è BeWelcome, gestito da un’organizzazione non profit. 
Stando i primi giorni fisicamente in loco, avrai anche la possibilità di cercare con più calma la tua futura sistemazione, andando a vedere “dal vivo” le offerte di stanze o appartamenti, magari da condividere.

Le spese, le formalità amministrative e l’inesorabile crescita dei costi degli affitti sta infatti facendo notevolmente aumentare la diffusione degli appartamenti condivisi (flatshare), soprattutto tra giovani e studenti. In tal caso la strada migliore è consultare i siti web di annunci o, ancora meglio, pubblicare un annuncio di ricerca per un appartamento in coabitazione, magari nel quartiere in cui si terrà lo stage. In alternativa, sempre ricorrendo alla rete, puoi trovare in pressoché ogni Paese diversi forum per facilitare il contatto tra persone con lo stesso intento oppure potrai utilizzare i più diffusi canali social per veicolare la tua ricerca. Quindi: pubblica la tua richiesta di sistemazione, valuta anche le offerte di stanze e di appartamenti condivisi con foto, presentazione degli altri inquilini e quant’altro e ricorda che più l’occasione è ghiotta, più la velocità sarà determinante. Se un’offerta ti sembra interessante, chiama immediatamente e fissa un appuntamento quanto prima. 

Le stanze all’estero in flatshare sono ormai così diffuse che anche molte agenzie e piattaforme più tradizionali l’hanno inserita fra le proprie opzioni. Per esempio Uniplaces offre affitti di case condivise nelle principali città europee, tutti verificati e con una garanzia “soddisfatti o rimborsati” fino a 24 ore dopo il check-in oppure puoi rivolgerti a Roomgo, attivo in Francia, Regno Unito, Lussemburgo, Portogallo, Belgio, Svizzera, Spagna e Irlanda. Generalmente è necessario registrarsi, ma il servizio base è di solito gratuito. Con Justlanded, invece, puoi selezionare sia gli interi appartamenti normalmente in affitto, sia scegliere il flatshare, selezionando fascia di prezzo, numero (e genere) dei coinquilini, grandezza della stanza. Infine puoi provare a consultare anche il sito di Erasmusu che mette a disposizione annunci di alloggi (soprattutto stanze singole o da condividere) a studenti e non solo, oppure dare un’occhiata alle bacheche (reali o virtuali) delle università che sono spesso ricche di offerte.