Quando ormai manca poco al termine dello stage, è tempo di iniziare a fare un bilancio del tuo percorso e raccogliere i frutti della tua esperienza. Ecco alcune cose che dovrai fare per concludere al meglio il tuo tirocinio e prepararti al tuo futuro professionale.

  • Autovalutazione. La prima cosa da fare è un’attenta autovalutazione del tuo percorso, individuando i risultati conseguiti in termini di: 
    → competenze professionali, organizzative e sociali;
    → competenze relative all’utilizzo di software, strumenti, macchinari, apparecchiature ecc.;
    → conoscenze relative alla struttura, alle dinamiche e ai processi di lavoro dell’organizzazione ospitante;
    → competenze linguistiche.  
    In tal modo avrai un quadro chiaro e completo di tutto ciò che lo stage ti ha permesso di imparare, una visione d’insieme di tutte quelle “acquisizioni” che potranno rivelarsi le tue carte vincenti per entrare nel mondo del lavoro.
    Ma al di là dei risultati professionali, c’è un altro aspetto molto importante su cui riflettere: quanto questa esperienza ti abbia cambiato e fatto maturare come persona, quanto ti abbia fatto crescere in termini di consapevolezza, senso di responsabilità, autonomia, fiducia in te stesso. È anche in questi termini che si misura il valore e il significato di uno stage all’estero.
    Infine dovrai fare una riflessione sul tuo tirocinio come strumento di orientamento: lo stage ha confermato le tue scelte professionali o le ha messe in discussione?  Come ti sei trovato in quel tipo di realtà organizzativa? Le attività svolte ti hanno consentito di mettere a frutto le tue conoscenze, le tue qualità e le tue attitudini? 
    Dopo un’esperienza diretta con un certo tipo di lavoro e di organizzazione, hai sicuramente acquisito degli strumenti utili per capire in quale direzione indirizzare la tua carriera professionale.

  • Valutazione del tutor. Chiedi al tuo tutor – o ai i colleghi che maggiormente ti hanno seguito durante la tua esperienza – di fare insieme a te un bilancio del tuo stage. In primo luogo sarà opportuno avere un riscontro complessivo sulla qualità del tuo contributo, per poi entrare nello specifico delle attività svolte e dei risultati conseguiti.
    Ma soprattutto dovrai chiedere quali sono stati i tuoi punti di forza, le qualità che hai dimostrato di possedere e che sono state maggiormente apprezzate; d’altra parte dovrai anche chiedere quali sono stati gli aspetti su cui, eventualmente, ti sei dimostrato carente o non pienamente all’altezza. Nessuno meglio di chi ti ha visto quotidianamente all’opera potrà dirti quali sono le tue carte vincenti – sia sotto il profilo professionale che sul piano delle soft skills – e su cosa devi invece lavorare per migliorare la qualità delle tue performance. Infine, se il tuo contributo è stato apprezzato e, da parte tua, saresti interessato a continuare a collaborare con l’organizzazione, chiedi apertamente se ci sono possibilità di assunzione (eventualmente anche presso un’altra sede).  

  • Aggiornamento CV. Sulla base della tua autovalutazione e della valutazione dell’organizzazione ospitante, aggiorna il tuo CV prima della fine dello stage. A volte non è facile sintetizzare in modo efficace all’interno del curriculum le attività svolte e le competenze acquisite. Pertanto fai rivedere il tuo CV al tuo tutor e, possibilmente, a un collega che si occupa di selezione delle risorse umane: sicuramente potranno aiutarti a descrivere la tua esperienza nel modo migliore. Tieni presente che la sezione del CV in cui descrivi il tuo stage all’estero potrà essere determinante per la tua futura ricerca di lavoro. Ricordati però di aggiornare anche le altre sezioni del curriculum (competenze linguistiche, informatiche, organizzative ecc.)...

  • Attestazione e lettera di referenze. In alcuni Paesi è obbligatorio rilasciare al tirocinante un’attestazione dell’esperienza svolta nella quale vengono riportati i dati principali dello stage (soggetto ospitante, sede dello stage, periodo di svolgimento, attività svolte ecc.). Se ciò non fosse previsto dalla disciplina del Paese in cui stai svolgendo lo stage, puoi comunque provare a richiedere un’attestazione che certifichi la tua esperienza.
    Oltre all’attestazione – o in alternativa ad essa – è opportuno richiedere una lettera di referenze firmata dal tuo tutor o dal responsabile dell’ufficio presso cui sei inserito. Poter allegare una lettera di referenze darà al tuo curriculum maggior peso e “prestigio”, rafforzando sensibilmente la tua candidatura.

Una volta concluso lo stage, è il momento di iniziare a delineare il tuo progetto professionale. Ora che hai le idee più chiare sul tuo futuro, devi cominciare a inquadrare i tuoi obiettivi a breve-medio termine, facendo una stima realistica dei tempi e delle risorse necessari per raggiungerli e degli eventuali  ostacoli e difficoltà che dovrai affrontare.
Un’ultima raccomandazione: dopo lo stage, non perdere i contatti con i tuoi colleghi. La rete delle tue nuove conoscenze potrà aiutarti nella ricerca di lavoro o comunque supportarti e consigliarti nelle tue scelte professionali.